L’Unione Europea chiede obiettivi molto ristretti per quanto riguarda la raccolta dell’umido, eppure il traguardo è ancora lontano.
Secondo le stime, riusciremo a raccogliere e a riciclare circa il 65% dell’organico entro il 2035. Si tratta di uno dei traguardi stabiliti dall’Unione Europea. Tuttavia, si è partiti con gravissimo ritardo nel riciclo dell’umido, e forse tale traguardo sarà impossibile da raggiungere in soli dieci anni. Sono diversi i Comuni europei che sono in deficit e ammettono di non farcela.
Tra questi troviamo il Comune di Milano, quello di Barcellona e molti altri. Sono 30 i soggetti che si sono uniti per chiedere alla Commissione Europea una revisione del quadro sui rifiuti, in modo tale da introdurre nuovi limiti alla presenza di materia biodegradabile nei rifiuti misti indifferenziati. Che cosa comporta tale richiesta?
Ogni anno, in Europa, vengono raccolti circa 130 milioni di tonnellate di rifiuti organici. Due terzi di questi provengono dai rifiuti organici urbani, la parte restante è prodotta dalle industrie alimentari. I rifiuti organici costituiscono quasi il 40% dei rifiuti solidi urbani. Una efficace raccolta differenziata di questi rifiuti è essenziale per raggiungere alti tassi di riciclaggio.
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) scrive che “Gli Stati membri che ottengono i risultati migliori dispongono di sistemi di raccolta dei rifiuti organici più convenienti, mentre quelli che ottengono risultati peggiori non li hanno”. Se la Germania resta in vetta per il riciclo di materiale organico, l’Italia è sesta. Ultima in graduatoria è Malta.
Tuttavia, “la raccolta dei rifiuti organici non era ancora obbligatoria fino a poco fa”, ammette la EEA, spiegando che, in generale, sono molto più sviluppati i sistemi di raccolta e riciclaggio della carta, del vetro e della plastica, rispetto a quelli dell’umido. Tutti gli Stati membri devono incrementare il sistema di raccolta della materia organica.
Eh sì, perché l’obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici, in molti paesi UE, è entrato in vigore soltanto quest’anno. In Italia è dal 2020. Anche se i Comuni hanno adottato la raccolta da tanti anni, non si è proceduto a perfezionare i sistemi di riciclaggio dell’umido.
Secondo uno studio di Zero Waste Europe, i paesi più virtuosi nella raccolta dell’umido sono Germania, Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Svezia, Belgio e Norvegia. Negli ultimi cinque anni, però, hanno avuto un ottimo incremento paesi come l’Italia, la Finlandia, l’Estonia, il Regno Unito, la Slovenia, l’Irlanda e la Francia.
Gli altri paesi devono ancora migliorare molto. Purtroppo, ancora gran parte dell’umido finisco in discarica, sprecando il potenziale del riciclo. L’umido, infatti, si può recuperare e trasformare in compost o in mangime per animali. A proposito di raccolta differenziata: L’organico non è mai stato così prezioso, come riutilizzarlo in casa senza sprechi.