La natura ci ha dato il gelsomino ed anche una sua ottima imitazione, chiamata non a caso “falso gelsomino” e che ha anche un suo nome specifico. Perché è importante riconoscerli, visto che il secondo può essere tossico.
Gelsomino vero o gelsomino falso? Quale sarà mai quello che abbiamo in giardino oppure in vaso sul balcone o sulla terrazza? Ogni cosa a questo mondo ha le sue versioni originali e delle controparti che le imitano anche piuttosto bene. Questa cosa vale anche in natura, ma non tutti quanti ne sono a conoscenza.
Un gelsomino si contraddistingue da altre piante per via del suo profumo decisamente peculiare. E per la caratteristica forma a stella dei suoi fiori bianchi. I gelsomini – come la maggior parte delle piante – sono soliti sbocciare in primavera per poi accompagnarci fino a tutta quanta l’estate, nella sua intera durata.
La scelta di una pianta di gelsomino per abbellire gli spazi esterni di casa nostra è senz’altro quanto di meglio potremmo mai ideare. Però dovremo essere bravi a riconoscere e ad individuare un gelsomino vero da un gelsomino falso. Il quale ha un nome ben specifico e delle caratteristiche tutte sue.
Però è facile intuire che anche il “finto gelsomino”, a prima vista, può essere scambiato per uno autentico. In quanto ad aspetto c’è una forte somiglianza ma, ad uno sguardo più attento, sarà possibile riconoscere il gelsomino autentico da ciò che non lo è.
Il finto gelsomino è chiamato rincospermo ed è individuabile grazie a delle caratteristiche differenti rispetto al primo. Le foglie del gelsomino hanno una forma regolare e sono più larghe rispetto al rincospermo. In più, un gelsomino non è sempreverde. La versione “finta” invece ha il nome scientifico di Trachelospermum jasminoides.
Più comunemente però il rincospermo è chiamato anche gelsomino stellato o gelsomino cinese. Entrambe sono delle piante rampicanti. Ma il rincospermo resiste anche al freddo dell’inverno, ha foglie di un colore verde acceso e fiori dalla forma di piccola stella. I petali sono molto più stretti, quasi come se fossero avvolti su loro stessi.
In quanto a profumo, entrambe le piante ne emanano di gradevoli. Quello del gelsomino autentico è più intenso, mentre il rincospermo (che può essere anche con fiori di colore rosa) ha una essenza più leggera. Le foglie sono di forma ellittica ma con entrambe le estremità appuntite nel primo, e tendenzialmente ovali nel rincospermo.
Una sostanziale differenza tra le due piante è data anche dalle rispettive altezze massime raggiungibili. Nel gelsomino arriviamo fino ai cinque metri da terra. Invece il rincospermo può raggiungere persino il doppio di tale misura ed issarsi fino a dieci metri dal suolo. Per finire, il gelsomino ha una essenza benefica mentre quella del rincospermo è potenzialmente tossica.
Per questo sia le persone (soprattutto i bambini) che gli animali farebbero bene a starne alla larga e non toccarlo. Il rischio di un contatto ravvicinato con un rincospermo è quello di andare incontro a vertigini, spossatezza e vista offuscata.