L’estate è la stagione dei pomodori, ma purtroppo non sono adatti a tutti: ecco chi non dovrebbe mangiarli per evitare problemi di salute.
Quanto è buono il pomodoro? Anche se è possibile mangiarlo tutto l’anno, l’estate è la stagione perfetta perché è all’apice della sua maturazione. E si può mangiare in tantissimi modi diversi: come condimento per i primi, come secondo, come contorno, insomma è l’alimento più versatile che ci sia.
Dal punto di vista botanico, il pomodoro è un frutto, poiché si sviluppa dal fiore della pianta e contiene semi. Tuttavia, a livello culinario e nutrizionale, viene trattato come una verdura, dato il suo impiego prevalente in preparazioni salate. Inoltre, è estremamente povero di calorie, ce ne sono solo 19 per 100 grammi, e ha un alto contenuto di acqua, che rappresenta circa il 90% del suo peso.
È una fonte eccellente di vitamine, in particolare la C, oltre a minerali come fosforo, calcio e potassio. È anche ricco di antiossidanti come il licopene che protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Nonostante però ci siano tanti benefici per la salute, i pomodori possono non essere adatti a tutti.
Chi non dovrebbe mangiare il pomodoro: le patologie che possono aggravarsi
Alcune persone devono prestare attenzione o addirittura evitare il pomodoro a causa di specifiche condizioni di salute. Ad esempio chi soffre di gastrite potrebbe aggravare la sua condizione consumandolo. L’acidità del pomodoro, infatti, può irritare la mucosa gastrica, peggiorando il bruciore di stomaco e il dolore. Inoltre, la lectina, una proteina presente soprattutto nella buccia del pomodoro, può contribuire all’infiammazione della mucosa.
Inoltre, non dimentichiamo che il pomodoro è ricco di istamina, una sostanza che può scatenare reazioni allergiche in alcune persone. I sintomi possono variare da eruzioni cutanee, orticaria ed eczema, fino a prurito alla gola e gonfiore del viso. E infine, chi è predisposto ai calcoli renali dovrebbe stare particolarmente attento. Questo frutto infatti contiene ossalati, composti che possono contribuire alla formazione di calcoli renali soprattutto per chi ne soffre già normalmente.
Inoltre, il suo elevato contenuto di potassio richiede cautela in coloro che soffrono di problemi renali, poiché un eccesso di questo minerale può essere problematico per la loro condizione. In conclusione si può dire che il pomodoro è un alimento versatile e salutare, ma come ogni cosa, deve essere consumato con moderazione e consapevolezza, soprattutto da chi soffre di specifiche condizioni di salute come gastrite, allergia e calcoli renali.