Un semplice materiale è in grado di abbassare la temperatura in casa, riducendo il calore di oltre i 5 gradi: la rivoluzione.
Il caldo afoso è ormai una costante nelle nostre giornate, e sembra che dovremo conviverci ancora a lungo. Anche se per alcuni potrebbe sembrare un problema limitato, in realtà si tratta di una questione globale che merita attenzione. Basti pensare a paesi come l’India, il Messico e il Pakistan, dove le temperature hanno toccato negli scorsi giorni picchi di 50 gradi.
Un fenomeno, questo, che non può essere ignorato, soprattutto nelle città urbane, dove l’asfalto rovente e i grattacieli che trattengono il calore creano un ambiente insopportabile caratterizzato non solo da surriscaldamento ambientale, ma anche radiazioni termiche provenienti dagli stessi edifici. E con sempre più persone che si trasferiranno nelle città nei prossimi anni, bisogna fare delle riflesioni.
L’idea di passare l’estate rinchiusi in casa con l’aria condizionata non è certo allettante. Per questo motivo, è nata un’idea rivoluzionaria: un materiale che non solo può raffreddare chi lo indossa, ma è anche capace di isolare edifici, riducendo la temperatura interna di oltre 8-9 gradi.
Immaginiamo un futuro in cui i nostri vestiti non solo ci proteggono dagli elementi, ma ci aiutano anche a sopravvivere al caldo torrido. Questo scenario, che potrebbe sembrare fantascienza, sta diventando realtà grazie a un’invenzione rivoluzionaria sviluppata dai ricercatori della Chicago Pritzker School of Molecular Engineering e pubblicata su Science.
Questo nuovo tessuto, frutto di avanzate ricerche, ha il potenziale di rivoluzionare non solo la moda, ma anche settori come l’edilizia, l’automotive e la conservazione degli alimenti. Il segreto di questa innovazione risiede nella capacità del tessuto di sfruttare un processo naturale chiamato raffreddamento radiativo, attraverso cui gli oggetti rilasciano calore sotto forma di radiazione infrarossa.
Grazie a questa tecnologia, il tessuto non solo riflette la luce solare diretta, ma disperde anche il calore generato dalle superfici circostanti, come edifici e pavimentazioni. Il tessuto è composto da tre strati che lavorano insieme per mantenerci freschi. Lo strato interno, fatto di materiali come lana o cotone, garantisce comfort e traspirabilità.
Lo strato intermedio, contenente nanofili d’argento, riflette la maggior parte della radiazione termica, impedendo al calore esterno di penetrare. Infine, lo strato esterno, realizzato in polimetilpentene, emette radiazione infrarossa, consentendo al calore di dissiparsi efficacemente e mantenendo fresca la superficie del tessuto.
I test all’aperto hanno dimostrato che il tessuto è 8-9°C più fresco rispetto alla seta e 2-3°C più fresco rispetto a materiali che emettono radiazioni su una gamma più ampia. Quando applicato direttamente sulla pelle, il tessuto è risultato 1,8°C più fresco rispetto al cotone. Questa innovazione, collaudata di recente, potrebbe presto estendersi oltre il campo dell’abbigliamento, influenzando il design di edifici, automobili ecc.