Che fare quando non si sa se le uova che abbiamo in casa sono commestibili o meno? Ecco quali sono i metodi per scoprirlo.
Quando si tratta di scadenze dei prodotti alimentari, sappiamo molto bene che le parole possono fare la differenza. Quello che possiamo trovare scritto sulle confezioni infatti può essere o “consumare entro” oppure “consumare preferibilmente entro”. La prima scritta indica la data oltre la quale il prodotto non dovrebbe essere consumato. La seconda invece indica la data dopo la quale l’alimento può iniziare a perdere qualità, ma non è necessariamente pericoloso da consumare.
Fatta questa premessa, un alimento che genera molta confusione a volte è l’uovo. Infatti, la freschezza di questo alimento è un fattore cruciale, non solo per il sapore e le proprietà nutrizionali, ma anche per la sicurezza alimentare. Mangiare uova scadute o mal conservate può portare a seri rischi per la salute, quindi è essenziale sapere come valutare se un uovo è ancora buono da mangiare, specialmente quando la data di scadenza non è proprio chiara.
Ad esempio, che dire se prendiamo le uova da un vicino che ha le galline? O che dire se abbiamo buttato la confezione delle uova prese al supermercato? O ancora se la data non è leggibile sull’uovo? Vediamo in che modo possiamo comunque determinare se un uovo è scaduto oppure no.
Le uova, per legge, hanno una durata massima di 28 giorni dalla data di deposizione. Questo periodo rappresenta il limite entro cui l’uovo dovrebbe essere consumato per garantire la massima sicurezza e qualità. Tuttavia, è consigliabile consumarle entro i primi 15-20 giorni per godere appieno delle loro proprietà come gusto e consistenza.
Un primo metodo semplice e affidabile per verificare la freschezza delle uova è la prova del galleggiamento. Il guscio dell’uovo è poroso e con il tempo permette l’ingresso di aria, aumentando la galleggiabilità dell’uovo. Per eseguire questa prova, basta riempire una ciotola con acqua e immergere delicatamente l’uovo. Se l’uovo affonda e si adagia orizzontalmente sul fondo, è molto fresco e può essere consumato anche crudo o con il tuorlo morbido.
Se invece inizia a sollevarsi leggermente, è ancora fresco, ma è preferibile cuocerlo bene. Se si solleva di più e si posiziona in piedi, può essere consumato solo dopo una buona cottura. Infine, se galleggia, è meglio non consumarlo, poiché potrebbe essere pericoloso.
Un altro modo per valutare la freschezza di un uovo è osservare l’interno una volta rotto il guscio. La freschezza si manifesta attraverso il tuorlo e l’albume. Se il tuorlo è compatto e bombato, e l’albume è denso, viscoso e ben attaccato al tuorlo, l’uovo è fresco. Con il passare dei giorni, l’albume diventa più liquido e il tuorlo si appiattisce, rendendo l’uovo meno adatto per essere consumato crudo ma ancora sicuro se cotto bene.
Inoltre, un cattivo odore è un chiaro segno che l’uovo non è più buono. O ancora si può osservare l’uovo controluce. Se l’uovo è fresco, la camera d’aria al suo interno sarà molto piccola. Un’altra tecnica consiste nell’agitare delicatamente l’uovo: se non si sente alcun movimento, l’uovo è fresco; se invece si sente il tuorlo muoversi, l’uovo è probabilmente vecchio.