La bolletta della stagione estiva è sempre piuttosto salata. Ecco in che modo si possono mantenere fresche le case senza spendere tanto.
La bolletta è sempre un cruccio, in modo particolare negli ultimi anni in cui il costo della vita è aumentato e tante famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. Ma quale scoperta potrebbe cambiare le cose?
La morsa del caldo in queste ultime settimane si sta facendo sentire nel mondo e in modo particolare in tutta Europa e in Italia. Le persone sono costrette a rinchiudersi in casa per la maggior parte della giornata. I più fortunati possono trovare sollievo in vacanza al mare o in montagna ma chi non può permetterselo deve fronteggiare estati sempre più calde e afose. Ma come si fa a raffreddare la propria abitazione senza l’ausilio dell’aria condizionata o di un deumidificatore che notoriamente incidono sull’ammontare della bolletta?
A venire in aiuto di tutti coloro che sudano per tre mesi sotto la canicola estiva c‘è uno studio su Cell Reports Physical Science. La ricerca è stata effettuata da una squadra di ricercatori statunitensi guidati dal professore associato di scienza e ingegneria dei materiali Aaswath Raman. Grazie allo studio intitolato Radioactive cooling and thermoregulation in the earth’s glow lo studioso e i suoi collaboratori hanno scoperto un modo per raffreddare gli edifici in estate e riscaldarli in inverno.
Tutto gira intorno al calore radiante che sentiamo quando una superficie calda sfiora i nostri corpi e le nostre case e viene trasportato da onde elettromagnetiche. Esso si sposta attraverso lo spettro a banda larga sul suolo tra i vari edifici e gli ambienti. I palazzi sono problematici da raffreddare in estate perché trattengono calore dal terreno e dalle pareti vicine.
In inverno sono ostici da riscaldare perché la temperatura esterna è bassa. In luoghi come Santorini o Jodhpur in India il raffreddamento avviene attraverso tetti e pareti che riflettono la luce solare. Da questo spunto gli scienziati hanno creato un effetto di raffreddamento radiattivo, rivestendo pareti e finestre con materiale capace di gestire meglio il movimento del calore tra i vari edifici e il suolo.
Raman ha sottolineato che il polipropilene ricavato dalla plastica di uso domestico può irradiare o assorbire il calore nella finestra atmosferica in modo ottimale. In sostanza si risparmia energia diminuendo l’utilizzo di condizionatori e riscaldatori, così si inciderà in modo positivo sulla bolletta.