Il sucralosio fa discutere tutti per via delle proprietà che sprigiona all’interno del corpo umano, molti non sanno davvero a cosa serve.
Il sucralosio è uno dei dolcificanti artificiali più utilizzati al mondo, il suo utilizzo è diventato molto popolare, in particolare nei cibi processati. È un valido sostituto allo zucchero perché riesce a mantenere il sapore dolce e, allo stesso tempo, riduce l’impatto calorico.
Tuttavia, molte persone si chiedono se questa sostanza sia davvero sicura e se abbia qualche impatto negativo sulla salute degli esseri umani. Esploriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo dolcificante e come poterlo utilizzare al meglio in cucina. Derivato dal saccarosio, il sucralosio è fino a 650 volte più dolce dello zucchero comune. Viene utilizzato in una vasta gamma di prodotti alimentari, che spaziano dalle bevande gassate alle gomme da masticare, fino ai cereali per la colazione.
L’EFSA Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha approvato l’uso del sucralosio, ma con indicazioni precise. La sostanza contribuisce alla mineralizzazione dei denti e a riduce l’aumento del glucosio nel sangue dopo i pasti. Questi effetti benefici lo rendono particolarmente interessante per chi soffre di diabete o per chi cerca di mantenere una dieta a basso contenuto di zuccheri.
Nonostante i suoi vantaggi, però, il sucralosio può avere effetti negativi. Alcuni studi suggeriscono che può essere associato a mal di testa o problemi al sistema immunitario. È importante notare che questa sostanza, essendo molto dolce, viene spesso miscelato con altri dolcificanti che non sono privi di calorie, come il destrosio o le maltodestrine. Questo significa che alcuni prodotti che lo contengono possono comunque contenere calorie, anche se in quantità ridotte rispetto allo zucchero.
Si è scoperto inoltre che l’assunzione di sucralosio sul lungo periodo potrebbe avere un impatto negativo sul microbiota intestinale, cioè la comunità di batteri che vive nel nostro intestino e svolge un ruolo essenziale nella salute immunitaria. Tuttavia, questi studi sono ancora in fase preliminare, per cui andranno svolti degli approfondimenti per dare tali informazioni per certe e assolute.
La sostanza è sicura per la salute della maggior parte delle persone, sempre se consumata in quantità ragionevoli e controllate. Se si hanno dubbi o preoccupazioni riguardo o a qualsiasi altro dolcificante artificiale, è sempre un’ottima idea e di buona norma consultare un medico o un nutrizionista.