Con l’inverno che incombe minaccioso, è giusto preoccuparsi per l’integrità del pannello fotovoltaico? Diciamo la verità.
Il pannello fotovoltaico deve essere progettato, installato e manutenuto secondo certi standard talvolta molto elevati. Chi sceglie di adottarlo come metodo per produrre energia ecosostenibile, deve necessariamente fare i conti con un investimento iniziale che sia garanzia di qualità, al fine di evitare elevate spese di manutenzione nel tempo e soprattutto di riparo ai danni causati dagli eventi catastrofici.
Non esiste tecnologia completamente immune al maltempo, ma il segreto del fotovoltaico sta nella sua natura modulare e decentralizzata. Ogni pannello rappresenta una parte indipendente di un sistema più grande, capace di continuare a funzionare anche quando alcuni elementi subiscono danni. Questa caratteristica rende i sistemi fotovoltaici meno vulnerabili rispetto alle tradizionali infrastrutture centralizzate, che spesso crollano in caso di guasti su larga scala, come durante i blackout. Inoltre, la rapidità con cui i pannelli danneggiati possono essere riparati o sostituiti aggiunge un ulteriore vantaggio strategico, rendendo il fotovoltaico una scelta energetica sempre più affidabile. Tuttavia, dobbiamo fare i conti con una situazione complessiva poco positiva: siamo in un’epoca in cui il clima sta riscrivendo le regole.
Pannello fotovoltaico, come comportarsi con il maltempo?
Le temperature globali continuano a salire, superando livelli mai registrati in epoca preindustriale, e gli eventi atmosferici estremi sono sempre più frequenti. Il Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC, pubblicato nel 2021, ha lanciato un allarme chiaro: i gas serra prodotti dall’uomo stanno intensificando questi fenomeni, con conseguenze che si ripercuotono su ogni aspetto della nostra vita, compresa la produzione di energia.
Organizzazioni come la NASA stanno svolgendo un ruolo cruciale nel fornire strumenti per comprendere e affrontare questi cambiamenti. Le missioni satellitari, come il programma Earth System Observatory, sono pensate per monitorare con precisione il comportamento del pianeta e fornire dati utili per adattare le tecnologie alle nuove sfide. E tra le tecnologie che si stanno adattando meglio c’è proprio il fotovoltaico, grazie alla sua flessibilità e alla capacità di evolversi in modo rapido.
L’industria delle rinnovabili sta affrontando un momento decisivo. La crescita esponenziale del fotovoltaico ha portato alla costruzione di un gran numero di impianti in tempi relativamente brevi. Ma questa corsa verso il futuro ha avuto un prezzo. In alcuni casi, la rapidità ha prevalso sulla qualità, portando a errori progettuali che hanno compromesso la capacità degli impianti di resistere alle intemperie. Uno dei problemi più comuni è legato alle giunzioni bullonate, spesso trascurate durante le fasi di progettazione o realizzazione.
Il fotovoltaico resiste alle intemperie?
Secondo il National Renewable Energy Laboratory (NREL), esistono strategie precise per migliorare la resilienza dei sistemi fotovoltaici. Rafforzare le strutture di supporto, scegliere materiali di qualità superiore e adottare standard rigorosi fin dalla fase di progettazione sono passaggi fondamentali per garantire che gli impianti possano resistere anche ai venti più forti. Progettare sistemi più solidi comporta spese iniziali maggiori, ma queste vengono ampiamente compensate dalla riduzione dei costi di manutenzione e dalla prevenzione di danni catastrofici.
Le analisi dimostrano che un approccio lungimirante alla progettazione può ridurre significativamente i rischi legati al maltempo, garantendo un ritorno economico nel lungo termine. Le tempeste sono destinate a diventare più frequenti, più violente e più imprevedibili. Eppure, il fotovoltaico sembra pronto ad affrontare questa sfida.
La sua capacità di resistere agli eventi atmosferici estremi, unita alla modularità e alla facilità di manutenzione, lo rende uno degli strumenti più promettenti nella transizione verso un futuro energetico sostenibile.
Investire prima per risparmiare dopo
Adottare misure di resilienza non è solo una scelta tecnica, ma una visione strategica che guarda al futuro. Con il clima che cambia, le energie rinnovabili non sono solo un’alternativa ecologica, ma una necessità per garantire stabilità e sicurezza energetica. Tra tutte le opzioni disponibili, il fotovoltaico sta dimostrando di essere una tecnologia capace di evolversi, di adattarsi e di resistere, anche quando il cielo si fa ostile.